UZBEKISTAN - ARTI E TRADIZIONI

ASPETTI E LUOGHI DELLA STORIA RELIGIOSA IN UZBEKISTAN

CULTURA E COSTUMI

Alcuni dei più raffinati e audaci esempi di architettura sacra islamica sono a Bukhara, Khiva  e soprattutto a Samarcanda. La maggior parte delle moschee monumentali, dei minareti, mausolei e monasteri risale al tempo dei timuridi, grandi estimatori e patrocinatori di opere d’arte. L’arte popolare uzbeka si è rivolta a ciò che è trasportabile – vestiti, armi, gioielli, tessuti, ricami e tappeti – in sintonia con le origini seminomadi. Dal momento che l’Islam proibisce la rappresentazione di esseri viventi, le arti tradizionali si svilupparono nella forma calligrafica, che combina scrittura islamica e arabeschi, e nella scultura di portali e paraventi. La pittura rifiorì solo in epoca sovietica e divenne un curioso ibrido di realismo socialista e finto tradizionalismo – uzbeki sorridenti in una casa da tè e sullo sfondo ciminiere futuristiche che s’innalzano verso il cielo.

ARTIGIANATO

CERAMICA - La ceramica uzbeka presentano colori design molto vari. Assumono caratteristiche diverse a seconda della regione. I centri più conosciuti per la ceramica sono Rishtan e Gurumsay situati nella valle di Fergana e Khorezem, che sono famosi per le ceramiche smaltate bianche e blu. Le regioni che producono ceramiche multicolore sono invece Gidjduvan,Shakhrisabz,Tashkent e Samarcanda. Gidjduvan è l’area che sempre si è distinta per le sue eccezionali ceramiche e specialmente per la ricchezza dei colori: il  giallo oro, il marrone scuro e i toni del verde. Bowls, piola (tazza nazionale) e piatti vengono dipinti all’interno e all’esterno. In un piccolo villaggio chiamato Uba, a 50km da Bukhara, vengono prodotti giocattoli in ceramica. Durante la secoda metà del xx secolo, divennero molto popolari i giocattoli in miniatura costruiti dagli artisti di Samarcanda. Questi oggetti non solo erano interessanti in quanto giocattoli, ma come raffigurazioni di scene di vita quotidiana che rappresentavano caratteristiche della popolazione, scene umoristiche e storie naif. Un altro genere tipico dei Samarcanda è costituito dal vasellame, dalle pipe (chilim) e dalle tabaccherie (noskadu) ricavate da piccole zucche.

GIOIELLERIA - I gioiellleri attuali utilizzano ancora le antiche tecniche per il taglio delle gemme, la filigrana, il lavoro granuale, l’incisione, la stampa in rilievo, la smaltatura. I gioiellieri moderni non solo mantengono le tradizioni, ma prendono ache in considerazione le richieste e gli stili della moda .

 INTARSIO E INCISIONI DI METALLI - Fin dai tempi antichi, le più grandi città dell’Uzbekistan, rappresentano i principali centri di incisione dei metalli con metodi tradizionali. Ogni regione è caratterizzata da specifiche forme e design. Simbolo di abbondanza e prosperità, il vascello (kumgan) è la decorazione più ricorrente su ceramiche e oggetti di metallo e viene realizzato soprattutto nelle regioni di Tashkent e Bukhara

 RICAMO - Una delle tendenze più popolari per quanto riguarda le arti applicate in Uzbekistan è il ricamo. Le aree più famose per questo tipo di artigianato sono Nuratin,Samarcanda, Bukhara, Shakhrizabz, Surbandarya, Tashkent, Djizzak e Fergana. Ogni scuola si distingue per le sue caratteristiche relative a decorazione, composizione, colore e punti. L’arte tradizionale del ricamo sopravive ancora tra il popolo uzbeko. A Bukara, Shakhrisabz e Tashkent gli abiti ricamati sono prodotti in massa a livello industriale. Il ricamo dorato è il genere più diffuso.

 TESSITURA - Una delle forme di artigianato più antiche dell’Uzbekistan è la tessitura. La sua più ricca tradizione storica si è mantenuta oggigiorno. I tessuti di cotone e la seta sono stati per secoli molto richiesti in tutta l’Asia Centrale. I più famosi centri uzbeki per la tessitura sono Samarcanda, Bukhara, Kokand, Margilan e Namangan. Alcune città nella valle di Fergana operano ancora come centri di produzione della seta. Isegreti della produzione di questi abiti di inestimabile valore erano conosciuti in queste aree molto prima della realizzazione della Grande Via della Seta. L’arte della tessitura sopravvive ancora nella valle di Fergana e,  sente dubbio, gli abiti fatti a mano sono ancora prediletti. Oltre alla fabbrica della seta a Margilan, c’è una nuova impresa, Edgorlic, che è stata costruita per rianimare gli antichi metodi di tessitura della seta e del misto seta. L’arte della stampa dei tessuti è scomparsa quasi completamente. Era molto famosa nel passato a Samarcanda e a Bukhara. Oggi è in vita di sviluppo nella città di Margilan

 TESSITURA DEI TAPPETI - Anche questa è una forma d’arte molto antica diffusa in tutta l’Asia e l’Oriente. Nel passato rappresentava l’unico modi di soddisfare le esigenze estetiche delle tribù nomadi e semi-nomadi. Esistono centri dove ancora si pratica questa tradizione forma di artigianato nelle regioni di Djizzak, Syrdarya, Kashkadarya e Karakalpakstan. La produzione di tappeti di seta è diventata invece molto popolare a Samarcanda.

 INTAGLIO E PITTURA SU LEGNO - Questa forma artistica si è radicata insieme all’architettura nazionale in Uzbekistan a partire dai primi anni del Medioevo. Oggi l’intaglio e la pittura su legno è usata e adattata ampiamente nel design moderno di interni. Tavole intagliate e dipinte, sgabelli, scrigni, portapenne e leggi sino gli oggetti più richiesti dai turisti e dalla popolazione locale.

 MINIATURE E DIPINTI CALLIGRAFICI - Questa forma d’arte è stata rianimata nella sua forma tradizionale e anche adattata alle esigenza estetiche modrne. Stampe di miniature su pelle, dipinti su carta in miniatura, piccole scatole laccate, portapenne e numerosi altri oggetti creativi.

 FESTE - In Uzbekistan vengono osservate le principali festività islamiche che cadono ogni anno in momenti diversi in quanto seguono il calendario lunare islamico. Festività civili il 1° gennaio, l’8 marzo, il 21 marzo (festa primaverile di Navruz, adattamento islamico delle cerimonie pre-islamiche che festeggiavano l’equinozio di primavera; per 2 giorni si tengono gare rappresentazioni teatralu e musical, colorati mercati; uno dei luoghi migliori per parteciparvi è Samarcanda), il1° e il 9° maggio (Festa della vittoria), il 1° settembre (Giorno dell’Indipendenza), il 1° ottobre (Festa di tutti gli insegnanti) e l’8 dicembre (Giorno della Costituzione).

In dicembre, a Karakalpak, si tiene la Festa del raccolto (Pakhta Bairain). È’ questa una delle poche occasioni al mondo per poter assistere a una gara di ylaq oyyny, una forma di gioco del popolo tipica dell’Asia centrale con i giocatori che devono colpire una carcassa di capra.

 

 

La storia religiosa del territorio uzbeko è molto variegata ; spazia dalle originali testimonianze zoroastriane e buddiste, messe in luce dagli scavi di Termez, sino alla grande stagione della sufismo islamico.  Prima della diffusione dell’Islam, l’Asia Centrale ospitava comunità numerose di zoroastriani, manichei e cristiani nestoriani, che convivevano insieme ad una lunga tradizione buddista.

ZOROASTRISMO

E’ il nome dato ad una delle più antiche religioni e la più importante e meglio nota dell'Iran antico o pre-islamico. Tale fede religiosa, monoteista, è denominata dai suoi fedeli con il termine zarathushti din (religione zoroastriana) dal nome del suo ritenuto fondatore Zarathuštra. I fedeli di questa religione sono indicati come "zoroastriani" . Lo Zoroastrismo è indicato, tradizionalmente, da suoi fedeli anche con il termine Mazdeismo, religione degli adoratori di Mazdā, ā, medio-persiano māzdēsn), indicandosi quindi come seguaci del Dio creatore denominato Ahura Mazdā ("Saggio Signore" o "Signore che crea con il pensiero").Lo Zoroastrismo è stato per secoli la religione dominante in quasi tutta l'Asia centrale, dal Pakistan all'Arabia Saudita, fino alla rapida affermazione della religione islamica nel VII secolo. Il costante declino nei secoli successivi vide un brusco cambiamento di direzione negli anni novanta del XX secolo, caratterizzati da un'inaspettata e repentina crescita della religione zoroastriana. Negli ultimi anni le tendenze hanno tuttavia nuovamente cambiato marcia: le ultime statistiche presentano un numero di 200.000 fedeli in continua discesa, ed è diffusa l'opinione secondo cui lo zoroastrismo potrebbe estinguersi nel giro di pochi anni. Il Museo delle Belle Arti di Tashkent ospita una interessante collezione di opere d'arte di manufatti zoroastriani,oltre  statue buddhiste di 1000 anni fa

BUDDISMO

Testimonianze di arte buddhista sono presenti a Termez all’estremo  sud del paese, facente nell’antichità parte del regno Bactriano. Di particolare interesse il centro di Kara-Tepa con numerosi monumenti . Manufatti buddhisti sono conservati anche nel Museo di Belle Arti di Tashkent . Boysun, nel sud del paese, uno dei più antichi insediamenti abitati nel mondo, situata sulla strada tra l'Asia Minore e l'India, preserva tracce di antiche culture e religioni come lo zoroastrismo e il buddismo. Sono ancora vive molte tradizioni legate ad eventi stagionali o famigliari, festeggiati con danze, canzoni e musica. Il rito per invocare il dio della pioggia deriva da credenze Zoroastriane, utilizza bambole che vengono affidate al fiume. Riti di passaggio, matrimoni e funerali, rituali sciamanici per la cura dei dolori e delle malattie, ancora oggi sopravvivono. Il distretto di Boysun è stato inserito dall'UNESCO  nel registro dei "Capolavori della cultura orale e del patrimonio immateriale dell'Umanità"

TRADIZIONE EBRAICA

Sussiste un’antichissima tradizione ebraica nel territorio uzbeko; secondo la leggenda Khiva fu fondata quando Sem, figlio di Noè, scavò un pozzo in questa zona. Tomba del profeta Daniele  a Samarcanda – L’edificio presso l’Afrosiab è sormontato da 5 basse cupole, contenente un sarcofago di 18 m; la leggenda narra che il profeta cresce di mezzo pollice ogni anno e quindi il sarcofago deve essere continuamente ingrandito. Le sue spoglie furono portate qui da Tamerlano. Fonte di Giacobbe, a Bukhara,  costituita da un edificio vasto con il tetto composto da varie cupole che sorreggono in tamburo su cui poggia una cupola più grande. All’interno c’è una fonte le cui acque, secondo la tradizione, cominciarono a zampillare grazie al potere taumaturgico di Giacobbe.A Bukhara sono presenti due antiche sinagoghe dove si trova l’antico ghetto ebraico, con la caratteristica  che dette vita all’unica comunità della diaspora che non parla ebraico

SUFISMO

Il sufismo rappresenta il lato mistico dell’Islam.  I sufi all’origine erano semplici puristi insoddisfatti della mondanità dei primi califfati, lla ricerca della conoscenza divina per esperienza diretta o sotto la guida si un maestro. Per molti adepti la musica la danza e la poesia erano le vie per raggiungere in stato di trance la rilevazione e la comunità con Dio. Le preghiere segrete , il ritiro di quaranta giorni sono ancora i fondamenti della pratica sufista. I sufisti sono stati i missionari che hanno portato la fede musulmana nell’Asia Centrale e nel subcontinente indiano; e ciò grazie alla loro tolleranza verso le altre religioni e  all’individualismo che ben si conciliava con la cultura nomade, presente nella regione. Per questo sono avversati negli stati islamici ortodossi ; mentre invece molti dei santuari dell’Asia centrale sono dedicati proprio a sufisti. Il sufismo poi nel corso del tempo è diventato anche un movimento di massa costituendo le fratellanze ( o tariqa) come organizzazioni di comunità di difesa, contro gli invasori . Il Tariqa Naqshabandi moderato e non elitario è stato molto attivo in era sovietica e probabilmente lo è tuttora . Mausoleo di Nashabandi . A est di Bukhara si trova una dei più importanti santuari del sufismo , luogo di nascita e tomba di N. vissuto nel XIV sec e fondatore del più antico ordine sufi dell’Asia centrale – I pellegrini sono soliti fare tre giri in senso antiorario attorno alla tomba. Il complesso è formato da vari edifici tra cui una enorme cupola e un minareto , il museo. la chaikana e alloggi per i pellegrini – E’ possibile assistere ad una lezione sul sufismo.

CRISTIANESIMO - Sin dal VIII secolo furono presenti vescovati della chiesa nestoriana in Uzbekistan, scomparsi poi con l’espansione islamica . Con la conquista zarista compiutasi a cavallo del XVIII e XIX secolo si è sviluppata anche la chiesa greco ortodossa , che resta la confessione principale della comunità di etnia russa presente nel paese ( ca. il 6% della popolazione) . Sono presenti numerosi luoghi di culto ortodosso nelle principali città ; la  Cattedrale dell’Assunzione è la principale delle 4 chiese ortodosse di Tashkent  . Nella capitale è presente anche la  chiesa protestante tedesca. La Chiesa cattolica in Uzbekistan è una minoranza religiosa pari a circa 3.000 persone. La presenza delle circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica nel Paese è abbastanza recente e risale al momento dell'indipendenza della nazione, nel 1991. Papa Giovanni Paolo II ha affidato la comunità cattolica uzbeka all'Ordine dei Frati Minori Conventuali e dal 2008 la Chiesa cattolica è presente sul territorio con l'Amministrazione apostolica dell'Uzbekistan.In base all’art. 8 della “Legge sulla religione”, l’attività cultuale non registrata è illegale e penalmente perseguibile.

tradizone sunnita

Per una trattazione del Sunnismo, orientamento nettamente maggioritario dell'Islam - circa il 90% dell'intero mondo islamico - che prende il suo nome dal termine arabo "Sunna" (consuetudine), si rimanda alle sedi appropriate , qui si vuole solo sottolineare che diffusosi nell’odierno territorio uzbeko,  a partire dall’VIII° secolo , qui è nato e ha prodotto la sua opera  Al Bukhory . Fu uno dei più grandi studiosi dell’ hadith (raccolta di fatti e detti del profeta Maometto) . La sua opera principale è considerata dai sunniti la seconda fonte di leggi religiose  dell’Islam dopo il Corano.  Il Mausoleo  di Al Bukhory (810-870 d.c.)  si trova a Hoja Ismail presso Nurata, dove visse per molti anni. E’ luogo di pellegrinaggio . Nell’ambito della tradizione vogliamo ricordare anche il Nawrūz;  è una ricorrenza tradizionale che celebra il nuovo anno e che è festeggiata in Iran, Azerbaijan, Afghanistan, Albania, Georgia, in vari paesi dell' Asia centrale come il Turkmenistan, il Tajikistan, l'Uzbekistan, il Kyrgyzstan e il Kazakhstan, e presso le comunità iraniane in Iraq, Pakistan, Turchia, ed in molti altri paesi. Ricorre il 21 marzo, sebbene in alcune località lo si festeggi il 20 o il 22, venendo di fatto a coincidere con l'equinozio di primavera. Nato in ambito persiano pre-islamico, e inizialmente festa sacra zoroastriana, il Nawrūz viene celebrato da molti sufi e dai Baha'i.

AVICENNA

Abû ‘Alî Husain Ibn ‘Abdallâh Ibn Sînâ, meglio conosciuto col nome latino di Avicenna, nacque nel 980 d.C. a Kharmaithen, presso Bukhara (ora Uzbekistan).   Educato dal padre, governatore di un villaggio, Avicenna era un bambino con una memoria e una capacità di apprendimento fuori dall’ordinario. All’età di 10 anni aveva già memorizzato il Corano e la maggior parte della poesia Araba. Proseguendo i suoi studi da autodidatta, studiò logica e metafisica e all'età di tredici anni intraprese gli studi di medicina. A sedici era talmente padrone della materia da essere in grado di avere dei pazienti. Con il tempo sviluppò delle sue conoscenze in tutti i campi dello scibile, oltre che di medicina e filosofia, scrisse anche di matematica, psicologia, geologia, astronomia, logica, scienze naturali, geometria, aritmetica, alchimia e musica e passò gli ultimi giorni della sua vita scrivendo opere di medicina, filosofia e lingua araba . Avicenna scrisse circa 450 opere, delle quali circa 240 sono arrivate a noi. “Il Canone della Medicina” è il più famoso e il più diffuso testo di insegnamento e compendio di scienza medica in Medio Oriente e in Europa. Ma Avicenna diede il massimo apporto soprattutto in ambito filosofico. Combinando aristotelismo e neoplatonismo, discusse di ragione e di realtà, negando, come molti filosofi medievali, l'immortalità dello spirito individuale, sostenendo che Dio è puro intelletto e che la conoscenza consiste nella comprensione di quanto è intelligibile, grazie a ragione e logica. Per le sue dottrine divenne il bersaglio principale dei teologi Sunniti, come Al-Ghazali. Sulle sue opere si formò Nostradamus e Dante mostra una riverente considerazione per Avicenna, che nella Commedia colloca rispettosamente nel limbo. Museo e  Biblioteca  di Avicenna, a Bukhara, possiede 175.000 volumi e una buona raccolta di manoscritti, fra cui quelli del poeta Aliser Navoi (1441-1501) e di Firdausi Abul Kasim Mansur (939-1020), il maggior poeta epico uzbeko del periodo persiano.